lunedì 3 giugno 2013

Come affrontare ... la nevralgia facciale trigeminale


Le nevralgie facciali possono essere di vario tipo e varia causa.
Una delle cause più note è lo Zoster: per le nevralgie facciali posterpetiche rimando qui.
In questo nuovo post mi soffermo invece sulle nevralgie facciali di origine trigeminale.

Possiamo anche questa volta avvalerci della sola omeopatia, dell'omotossicologia, degli oligoelementi, dell'omeomesoterapia, della neuralterapia. Vediamo quali "armi" possediamo per ciascuna di queste possibili soluzioni, naturalmente anche associabili tra loro.

Omeopatia:

  • Kalmia latifolia: dolori centrifughi come lampi, peggiorati dal movimento, nelle forme oftalmiche destre e bilateralmente in quelle delle altre due branche (mascellare e mandibolare), con scosse dall'alto al basso secondo il decorso del nervo, fino alla lingua e alle gengive
  • Aconitum: soprattutto per nevralgie a frigore, con intorpidimento e parestesie, cute rossa e secca
  • Belladonna: per dolori ad esordio e risoluzione improvvisi con i segni della flogosi  (calore rossore) peggiorati dal movimento violento e dal freddo
  • Arsenicum album: dolori brucianti come carboni ardenti, migliorati col calore, che peggiorano soprattutto tra l'una e le tre di notte; il malato è agitatissimo ed ansioso ma prostrato, debole, freddoloso.
  • Magnesia phosophorica: dolori a spasmo, ad esordio e termine repentini come fulmini, migliorati col calore e la pressione forte ma peggiorati dallo sfioramento, soprattutto localizzati al volto destro
  • Colocynthis: stessi sintomi di Magnesia phosphorica ma lateralità sinistra
  • Spigelia anthelmia: dolori puntori ed urenti, pulsanti, a sinistra, peggiorati coi movimenti, col contatto e col freddo umido, peggiorati dal calore, si aggravano a metà giornata, sono accompagnati da eretismo cardiaco. Specie per branca orbitaria sinistra con iperemia oculare, talora con sintomi presincopali. 
  • Magnesia carbonica: dolori a lampo a sinistra peggiorati di notte e col freddo
  • Hypericum perforatum: per le nevralgie facciali post traumatiche, con dolori che seguono il tragitto nervoso, peggiorati al tatto e ai movimenti bruschi
  • Mezereum: se la nevralgia peggiora con il tatto, il moto, il calore del letto ma migliora con l'esposizione a fonti di calore radiante
  • Chamomilla: pazienti ipersensibili al dolore, nervosi, collerici, agitati, , i cui dolori peggiorano le notte e se bevono caffè, accompagnati da sensazioni di calore locale ed intorpidimento
  • Nux vomica: se vi sono anche sintomi digestivi con irritabilità
  • Cedron: in tutte le nevralgie facciali che si presentano con regolarità cronometrica, come rimedio di accompagnamento
  • Verbascum Thapsus: dolori costrittivi della zona preauricolare-zigomatica destra, che peggiorano col movimento e con gli sbalzi termici
  • Rhus toxicodendron: dolori mandibolari che peggiorano col freddo umido e migliorano col calore ed il movimento, specie se l'origine è più che altro articolare temporomandibolare
  • Coffea: nevralgia mascellare e mandibolare che parte dalla zona dentaria e si irradia alle orecchie, migliora col freddo e peggiora col calore
  • Kali bichromicum: fitte in piccole zone del viso definite dal paziente col polpastrello di un dito
  • Prunus spinosa: dolori che partono dal globo oculare destro che "sembra scoppiare", e si portano all'occipite
  • Ranuncolus bulbosus: dolori puntori bilaterali agli occhi, accompagnati da fotofobia e lacrimazione e peggiorati coi movimenti
  • Lac caninum: emicrania oftalmica se i dolori passano in breve tempo da un occhio all'altro
  • Actaea racemosa: nevralgia trigeminale oftalmica catameniale


Oligoterapia:

L'oligoelemento Cobalto è specifico per le forme emicraniche cefalagiche e per le distonie vegetative vascolari

Omotossicologia:

in omotossicologia è fondamentale il drenaggio, specie a livello cellulare (Coenzyme compositum, Ubichinone compositum, Glyoxal) oltre al drenaggio linfoconnettivale.
Inoltre saranno utili i rimedi sintomatici Spigelon e Gelsemium Homaccord, soprattutto in attesa di un colloquio più approfondito col medico che definirà i rimedi omeopatici specifici
Bryaconeel e Rhododendroneel S saranno importanti se la genesi è reumatica e legata ai mutamenti climatici repentini, mentre Aesculus compositum ci aiuterà a sostenere eventuali cause e concause vascolari.
I bioterapici, come ad esempio Pulpa dentis suis o Granuloma dentis suis saranno importanti quando la genesi riconosca una causa nosologica specifica.

Omeomesoterapia e Neuralterapia:

infiltrazioni in loco con rimedi omotossicologici (omeomesoterapia) o Procaina allo 0.8% (Neuralterapia), nei punti dolenti, nei punti trigger ed eventuale ricerca del focolaio neuralterapico.



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