venerdì 9 marzo 2012

Dosaggi e diluizioni della Procaina in Neuralterapia


In questo post voglio cercare di riassumere in modo schematico i dosaggi e le corrette diluizioni da fare in Neuralterapia secondo quanto ci è stato detto nelle prime due lezioni del corso dai dottori Romani e Pavesi.
E' una precisazione importante perchè le indicazioni si discostano leggermente da quelle, secondo i docenti troppo aggressive, della scuola originale tedesca, così come le troviamo scritte nel testo principale di Terapia Neurale, il Barop ("Manuale e Atlante di Terapia Neurale", Hans Barop, Ed. Edi-Ermes).

Si configurano due casi:

1) per tutte le iniezioni in zone limitate (cavità e gangli):
Faremo un cocktail con una parte di Procaina al 2% (Pasconeural-Injektopas) e una parte di Fisiologica, portando in tal modo la Procaina alla diluizione ottimale (che sarebbe tra 0,8-1%). In pratica faremo una diluizione Procaina al 2%/Fisiologica di tipo  1:1 senza bicarbonato (tanto per esemplificare: per le fiale di Pasconeural 2% da 2 ml usare 2 ml di Fisiologica, per le fiale da 5 ml usare 5 ml di Fisiologica), iniettando sempre 1 cc o più per lato, regolandoci secondo il quantitativo necessario.

2) per trattare i trigger point e per fare i pomfi intradermici invece, dovendo trattare spesso zone estese, possiamo oscillare tra due concentrazioni:
  • o 200 mg di Procaina al 2% diluita in 100 ml di fisiologica e 10 ml di sodio bicarbonato 1 mEq: per ottenere  questo dosaggio utilizzare 10 ml di procaina al 2%, (quindi o 5 fiale da 2 ml al 2% - ogni fiala contiene 40 mg di Procaina - oppure 2 fiale da 5 ml) da miscelare con 100 ml di fisiologica e 10 ml di bicarbonato di sodio 1 mEq; 
  • oppure 100 mg di Procaina al 2% diluita allo stesso modo: per ottenere questo dosaggio utilizzare invece 1 sola fiala da 5 ml al 2% (contenente quindi 100 mg di Procaina al 2%), sempre in 100 ml di  fisiologica  + 10 ml di bicarbonato 1 mEq.
In questi due casi la finalità del bicarbonato è doppia: da un lato aumenta la biodisponibilità della Procaina, dall'altro contribuisce ad alcalinizzare la matrice di queste zone, che se trovate dolenti (e spesso dure ed impastate alla palpazione) significa che la matrice intercellulare è in stato di gel, e quindi in acidosi. Il bicarbonato aiuta ulteriormente a riportarla ad un pH meno acido e quindi in stato di sol. 
A questo punto è altresì da notarsi che le infiltrazioni intradermiche, sottocutanee e muscolari (trigger point) sono le più importanti in assoluto, in quanto vanno ad agire sulla matrice impregnata.

3) I dosaggi massimi da non superare mai sono 120-200 mg per seduta se non si è operatori molto esperti, altrimenti attenersi ad un dosaggio massimo di 200-240 mg per seduta.
Infatti, sebbene la scuola tedesca preveda un dosaggio massimo di Procaina di 400 mg (quindi di 10 fl da 2 ml o 4 fl da 5 ml) la scuola italiana lo ritiene comunque troppo aggressivo, (così come ritiene altresì troppo aggressive le tecniche infiltrative tedesche!) e suggerisce di attenersi al dosaggio massimo iniziale di volume uguale a 5-6 ml (corrispondente a quello di 3 fiale da 2 ml oppure una 1 fl da 5 ml), e comunque, anche una volta acquisita esperienza, ad un volume massimo di 10-12 ml al 2% (in pratica ad un massimo di 5-6 fiale da 2 ml o di 2 fiale da 5 ml) per seduta neuralterapica.



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