lunedì 25 luglio 2011

Apiterapia n°1: il miele




Per il post rimando al sito
 http://www.scienzanatura.it/editoria/articoli-e-video/articoli/vari-argomenti/apiterapia/


                                                                                                                                                                                                    

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martedì 19 luglio 2011

Come affrontare ... le cicatrici

Avete presenti quelle cicatrici grosse, spesse, che sembrano cordoni? Si chiamano cheloidi. E avete mai visto invece quelle che paiono tirare, tenere in trazione la pelle circostante e che oltre al danno estetico possono creare un danno funzionale, come ad esempio limitare i movimenti della parte colpita?
Sono esempi di cicatrici "problematiche" che nel tempo possono tra l'altro (come tutte le cicatrici, del resto) diventare anche un campo di disturbo (vedi neuralterapia).

Ebbene, l'omotossicologia, e precisamente l'omeomesoterapia, ha alcuni validi aiuti:
  • Causticum compositum fiale
  • Coenzyme compositum fiale
  • Graphites homaccord fiale
  • Solanum compositum fiale
Si possono miscelare tutti assieme, o solo alcuni secondo le necessità, ed effettuare ineizioni intradermiche settimanali o bisettimanali secondo che la cicatrice sia meno fresca o invece più recente.
E' opportuno infiltrare non solo lungo la cicatrice ma anche i bordi.
Si potrà poi completare utilmente la terapia con l'assunzione orale dei medesimi preparati disponibili in gocce, specie Graphites Homaccord.
E' di grandissima soddisfazione!


Fonti:
Manuale di omeomesoterapia, De Bellis, Italia, ed. Guna, 2003

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giovedì 7 luglio 2011

Come affrontare ... la paresi facciale a frigore


L'argomento sembra fuori stagione ed invece ... chi abbassa troppo il finestrino dell'auto la sera, chi va in motorino nelle ore fresche senza abbassare la visiera, chi passa rapidamente dalla calura cittadina alle temperature siberiane dei centri commerciali (per non parlare dei reparti di ortofrutta degli ipermercati!) e così via, di paresi a frigore se ne vedono pure in estate, eccome!

La medicina ufficiale propone quasi sistematicamente il cortisone, efficace ma ... chi ha il diabete? chi ha l'osteoporosi? chi ha la gastrite? chi (raro ma esiste) è allergico allo stesso cortisone? Che fare?

L'omeopatia ha un arsenale di rimedi semplici ed efficacissimi:

  • Aconitum napellus: il re delle malattie da raffreddamento, specie freddo secco, da dare subito
  • Curaro: utile associarlo ad Aconitum specie se è accentuata la ptosi palpebrale e la lacrimazione
  • Causticum: in un secondo momento, o quando Aconitum non ha completato a fondo la sua azione oppure quando la patologia evolve in nevralgie con crampi, che peggiorano al freddo secco e migliorano col caldo umido, e risvegliano il paziente nel cuore della notte.
  • Conium maculatum: è la Cicuta di Socrate, e ci viene in aiuto quando persiste un'iperestesia della zona colpita, in pazienti depressi, abulici, con vertigini, rallentati, che peggiorano col freddo e durante la notte
  • Kali chloricum: se c'è forte dolore alla pressione della zona colpita da paresi
  • Graphites: se c'è il sintomo curioso "sensazione di avere una ragnatela sul viso"
  • Thuya: se presenti dolori e nevralgie  soprattutto con tremori, che peggiorano col freddo umido e migliorano col caldo secco, peggiorano alle ore 3 della notte e del pomeriggio (ore 15), accompagnati da sudorazione maleodorante, depressione e sensazioni o idee cenestesiche


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venerdì 1 luglio 2011

Come affrontare ... il prostatismo

Iniziamo il mese di Luglio con una problematica assai frequente nell'ambulatorio del medico di famiglia: l'ipertrofia prostatica benigna. Colpisce i maschi in età avanzata (generalmente dopo i 60 anni) e provoca parecchi fastidi che possono compromettere la serenità e la vita sociale, quali: bisogno di urinare di frequente, con risvegli notturni, impossibilità a rimandare la minzione, svuotamento vescicale insoddisfacente con sensazione di pienezza e pesantezza pelvica.
E' importante escludere il carattere maligno del problema, mentre poi appuratane la benignità ci sono diversi aiuti che vengono dalle medicine non convenzionali.

Partiamo dall'omeopatia:

  • Sulphur è il rimedio di chi ha una forte congestione prostatica, con pesantezza perineale e anale e/o dolori lombosacrali, bruciori alla minzione, alternanza di altri disturbi (cutanei e respiratori soprattutto), peggioramento con il calore
  • Nux Vomica va bene per coloro che presentano anche emorroidi, tenesmo rettale e vesciale, disuria, prurito anale, in persone con le caratteristiche del rimedio (eventualmente considerare anche Ocimum Canum)
  • Sabal Serrulata  ci aiuta soprattutto nella pollacchiuria notturna, in praica quindi su quasi tutti i pazienti
  • Pareira Brava è tipica del paziente che per urinare più facilmente preme sulla vescica o si accovaccia, con forti dolori anche alle basse vie urinarie
  • Thuya sarà utile nelle infezioni acute mentre
  • Medorrhinum nelle prostatiti recidivanti

L'omotossicologia ci viene in aiuto con:
  • Sabal Homaccord, praticamente per tutti i pazienti come già detto per il rimedio unitario
  • Belladonnna Homaccord laddove è accentuata la flogosi
  • Hormeel S
  • Populus compositum SR nelle prime fasi della malattia
  • Solidago compositum per lo stadio iniziale
  • Damiana compositum e Fucus compositum
  • Un buon drenaggio impostato dal medico omotossicologo.

L'omeomesoterapia può alleviare alcuni sintomi:
Sabal homaccord fiale e Apis homaccord fiale nei punti di agopuntura 3-4-5 di Vaso concezione e 60 di Vescica

Infine possiamo alleviare i sintomi anche con la coppettazione sugli agopunti:
Vescica Biliare 25, Vaso concezione 3-4



Fonti:
Ordinatio antihomotoxica et Materia Medica Heel, 13a ed., 2005
Omeopatia Facile, Clarke, ed. Nuova Ipsa, 1992

Terapia omeopatica  Possibilità in Patologia Cronica, ed. Boiron
Manuale di omeomesoterapia, De Bellis, Italia, ed. Guna, 2003
Jarmey, Bouratinos, Agopunti, ed. Edi Ermes 2010

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